Władysław Szpilman: il pianista (2002) Varsavia 1939-1945. La straordinaria storia di un sopravvissuto che ha trovato forza e coraggio nella musica di Chopin.

Il pianista (2002), diretto da Roman Polanski, è tratto dall’omonima autobiografia del musicista e compositore polacco Władysław Szpilman (Wladek). Il regista ha portato sullo schermo la drammatica vicenda della sopravvivenza del pianista ebreo (interpretato da Adrian Brody) di Varsavia e la pellicola ha subito ottenuto nel 2002 la Palma d’oro al Festival di Cannes e nel 2003 addirittura tre Premi Oscar (miglior regia, miglior attore, migliore sceneggiatura non originale).

Władysław Szpilman nacque a Sosnowiec (Polonia) il 5 dicembre 1911 e morì a Varsavia il 6 luglio 2000. Fu compositore, pianista e direttore dei programmi musicali alla Radio polacca dal 1945 al 1963.  

Era il 23 settembre 1939 quando Wladyslaw Szpilman, un giovane pianista di Varsavia, stava eseguendo dal vivo il Notturno in do diesis minore, postumo  di Chopin per la radio locale, mentre le bombe tedesche iniziavano a cadere sulla città. Non tardò il momento in cui un ordigno tedesco distrusse anche la centrale elettrica, mettendo definitivamente a tacere la voce della radio polacca dove si trovava, in diretta, il musicista. La guerra precipitò Varsavia nell’orrore dell’occupazione nazista. Rinchiusi nel ghetto, gli ebrei furono a poco a poco decimati.

Agghiacciato testimone degli eventi che porteranno alla rivolta e all’evacuazione della città, Szpilman vide morire molti dei suoi amici e tutta la sua famiglia, riuscendo miracolosamente a sopravvivere tra le rovine della sua amata Varsavia. Il film narra nel contempo della straordinaria tenacia di un uomo di fronte alla morte e della misteriosa, forse possibile, pietà ritrovata di taluni esseri umani: Szpilman venne salvato da un ufficiale tedesco che lo udì suonare su un pianoforte in mezzo alle macerie la Ballata n.1 in sol minore, op. 23 sempre di Fryderyk Chopin.

Molto interessante anche il CD che presenta la colonna sonora de Il Pianista, pubblicato da Sony Classical il 26 novembre del 2002. Al pianoforte troviamo il polacco Janusz Olejniczak che interpreta in modo eccelso otto pezzi di Chopin, tra cui il già citato e significativo Notturno in do diesis minore, opera postuma.

Il CD riserva al pubblico anche una piacevolissima sorpresa: la rimasterizzazione della Mazurka Op. 17, No. 4 di Chopin suonata dallo stesso Władysław Szpilman a Varsavia nel 1948.

Perché Chopin? Lascio rispondere allo stesso Polanski:

“Fryderyk Chopin’s music was an essential part of Wladyslaw Szpilman’s repertoire” Polanski says of the music used in the film. “For us Poles, Chopin symbolizes revolution. It is not surprising that his monument in Warsaw was pulled down during World War II, nor that the wartime struggles led to his music being banned in Poland. His music is our music — it’s like mother’s milk. It is what gave Szpilman strength and courage. I am proud to be able to reunite them for this soundtrack. I needed a great pianist from Poland to play authentically and honor both men’s memories, and Janusz Olejniczak does that”.

Consigli di lettura:

Il pianista. Varsavia 1939-1945. La straordinaria storia di un sopravvissuto

© Riproduzione riservata