Delicate velature coprono la tela come parole non dette. Silenzio pieno di spirito. Neve che si tinge di poesia. Siamo tutti anime erranti in cerca di pace nel “rosso d’inverno” proposto da Daniela Borsoi.

Come neve al sole, la pittura di Daniela Borsoi non fa rumore. Lieve come la brezza invernale di un Nord indefinito, l’impatto visivo ti sfiora appena, ma è capace di evocare il vuoto interiore che cerchiamo di nascondere. Il bianco della tela si cela appena dietro velature, come parole non dette. Non c’è un dove, non c’è un quando, il soggetto è il paesaggio che ci circonda, tratto dallo scrigno dei ricordi personali, ma trasposto in una dimensione sospesa nel qui e ora e nel sempre.

Come anime erranti ci troviamo al cospetto dei suoi quadri e un richiamo ci costringe a fermarci. Un segnale rosso nel freddo invernale ci costringe a respirare e i pensieri si affollano in quella quiete che gli occhi assimilano senza controllo. Tutto nella sua pittura ci richiama al cospetto del Creato, alla Natura che sovrana ci insegna l’equilibrio. Mani sapienti hanno steso strati di colore, a volte intenso a volte appena accennato, ma scevro dal figurativismo in senso stretto, perché l’emozione è pur sempre un ricordo cangiante come le stagioni del cuore che maturano in una dimensione personale.

La pittura di Daniela parla alle fragilità umane, ti chiama a porti al centro delle sue composizioni cromatiche e ognuno ritroverà il proprio essere in quei colori che tratteggiano diversi ambienti naturali, spaziando dai Magredi ai boschi, dalle montagne ai prati in fiore. Non vi è la necessità di porre una figura umana al centro del quadro, perché il protagonista è proprio il fruitore d’arte che viene chiamato a vagare come semplice anima priva di corpo nel paesaggio che avrà scelto in base all’intensità delle sue emozioni e allo stato d’animo di quel momento.

Siamo noi che camminiamo a piedi nudi nella neve circondati dal calore del sole che tramonta, rivivendo a rallentatore lo scorrere inesorabile della vita. Siamo ancora noi che sediamo nel mezzo di un campo incolto, immersi nel verde più intenso dell’erba che profuma ancora di rugiada, nel pieno della primavera della vita destinata a sfiorire da lì a poco

L’arte di Daniela è una necessità e la stessa pittrice non riesce a staccarsi dalla sua opera fintantoché non ritrova in essa la visione che l’ha spinta ad iniziare. Lieve, silenziosa ed elegante. Non abbisogna di strillare con eccessi che non le appartengono. Il tempo dell’orologio svanisce schiudendo le porte alla dimensione eterea propria degli artisti.

Il vero artista, come Daniela ci insegna, non crea per gli altri, ma dona agli altri la possibilità di fermarsi per trovare se stessi in quel limbo evanescente che non necessita di nulla. Silenzio pieno di spirito. Neve che si tinge di poesia. Siamo tutti anime erranti in cerca di pace nel “rosso d’inverno” proposto da Daniela Borsoi.

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